Il patrono degli stenografi è, dal 1952, San Cassiano da Imola, vescovo e martire. Vissuto nel III secolo, Cassiano fu docente di tachigrafia e sembra sia stato martirizzato dai suoi stessi studenti con degli stiletti (usati per stenografare sulle tavolette di cera), per essersi rifiutato di compiere sacrifici agli idoli pagani. Sulla figura di questo Stenografo mandato a morte a causa della sue duplice fede nella comunicazione della parola e nell’appartenenza a Cristo, e il cui culto (13 Agosto) è vitale, si è riaperto recentemente, non solo in Italia, un dibattito significativo di quanto conti, per la categoria degli stenografi sparsi per il mondo, il riferimento all’unità delle origini (cfr. i servizi pubblicati in “Rivista degli Stenografi, a. 2005, nn. 67-68”)
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