La Tachigrafia latina fu importantissima e le Notae Tironis ebbero notevole diffusione nell’Impero Romano, come dimostrato dai riferimenti ad esse di autori del calibro di Ovidio, Marziale, Plinio il Giovane, Apuleio, Plinio il Vecchio e Seneca. Anche gli imperatori mostrarono interesse nei confronti dell’arte della scrittura veloce. Caio Giulio Cesare fondò, infatti, numerose scuole, mentre Ottaviano Augusto si dedicò all’attività di docenza e pare che anche Tito Vespasiano fosse un esperto tachigrafo.
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